Carmelina Di Prazza, 63 anni, ha scelto come nick Mamy perché è la mamma di Yaya, una volontaria entrata nei City Angels qualche mese prima di lei.
“Yaya ed io abitiamo ad Aprilia, in provincia di Latina. Per un po’ di tempo le facevo da autista, portandola a Roma a fare servizio negli Angels e poi riportandola indietro. Non mi sentivo tranquilla al pensiero che tornasse a casa da sola, in piena notte. Poi, conoscendo gli Angeli e vedendola così felice di stare con loro, due anni fa ho deciso anch’io di diventare una City Angel” dice Mamy.
Settimana scorsa nella basilica degli Angeli, in piazza Repubblica, a due passi dalla Stazione Termini, si sono svolti i funerali di Maria Norma, una clochard brasiliana amica degli Angels e uccisa a coltellate. Maria era sola al mondo, senza amici. Nessuno reclamava la salma. E sono stati i City Angels di Roma a tassarsi per raccogliere la cifra necessaria per i funerali. Pensando a Maria, a Mamy vengono le lacrime agli occhi: “Tante volte aveva promesso a se stessa e a noi di smettere con la sua triste vita. Aveva giurato che sarebbe tornata al suo Paese, dai suoi figli. Ma non ce l’ha fatta: un senzatetto come lei le la tolto la vita…”
Per fortuna ci sono casi in cui i City Angels riescono a trasformare la vita di un disperato. Come nel caso di Suto, un clochard romeno sempre ubriaco. “Beveva per dimenticare – ricorda Mamy. – Aveva perso la sua compagna, voleva morire… siamo riusciti a convincerlo a farsi curare, ora è trasformato!”
Mamy si sente la mamma non solo di Yaya, ma di tutti gli Angeli di Roma: “Sono la mia seconda famiglia, e io sono la volontaria più anziana… li sento tutti come miei figli!”
Anche Andi Xhelili “Joy”, Coordinatore di Roma, vede in Mamy una seconda mamma. “Nonostante la sua età è un esempio per tutti noi in quanto a costanza e passione – dice. – Comincia il suo turno di volontariato non alle 21, come gli altri, bensì già alle 18. Perché pur venendo da Aprilia fa il giro di raccolta pasti nei ristoranti. E non manca mai a un servizio cortesia.” Una SuperMamma, insomma!